Al via la 50esima edizione della mostra-concorso di arte contemporanea «Il Pendio» che, ormai da mezzo secolo a questa parte, chiama a raccolta i giovani pittori del Mezzogiorno nel centro storico di Corato, in provincia di Bari.

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L’edizione 2018 è in programma dal 22 al 27 agosto in piazza Abbazia, su iniziativa della Pro Loco Quadratum. Presentato nella sala giunta della Città Metropolitana di Bari, «Il Pendio», come da tradizione, si rivolge ad artisti che non abbiano superato i 40 anni di età entro il 2 luglio prossimo, data di consegna delle opere.

Fra le novità 2018, due sezioni nuove di zecca: una dedicata alla grafica e l’altra all’illustrazione, che vanno ad aggiungersi alla storica sezione destinata alla pittura, qualsiasi sia la tecnica scelta dall’autore. Cinque, invece, i premi in palio, con un assegno da 1.500 euro per il concorrente che si aggiudicherà il gradino più alto del podio.

«Siamo lieti di presentare questa cinquantesima edizione, una tappa importante nella storia del premio nato nel 1962 su iniziativa dell’allora Centro culturale universitario di Corato. Fino a oggi, al netto della soluzione di continuità fra il ’72 e il ’78, si sono succedute migliaia di artisti, alcuni dei quali sono diventati firme prestigiose nel panorama artistico italiano». Così il presidente della Pro Loco Quadratum, Gerardo Giuseppe Strippoli, ripercorre i primi passi della mostra. Fra i concorrenti del passato spiccano i nomi del maestro Nicola Tullo, il primo classificato del 1962, di Luigi Basile,Rino SgarraVincenzo Mascoli, per citarne alcuni. Come pure i nomi della giovane artista bulgara Raliza Georgievao del cinese Xie Hui, i due studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma che si sono aggiudicati il primo premio nelle più recenti edizioni. L’ultima vincitrice è Lisa Cutrino, leccese e studentessa dell’Accademia di Belle arti di Bari.

Ancora coperto da riserbo il nome del presidente di giuria: «Sarà presentato a tempo debito», dice il presidente Strippoli. «Di certo – aggiunge – tutta la rosa dei giurati sarà all’altezza dei predecessori». Fra cui si segnalano Gaetano Grillo, docente dell’Accademia di Brera e già direttore della Scuola di pittura; Maria Teresa Padula, scenografa impegnata nel cinema come nel teatro, che ha lavorato con maestri come Alberto Sordi; Enzo Quarto, giornalista Rai.

Se 50 anni sono un tempo sufficiente per parlare di tradizione, «Il Pendio» non rinuncia a essere al passo coi tempi. Dopo l’istituzione di due sezioni inedite, è il caso della rinnovata veste grafica che accompagna l’edizione 2018. A cominciare dal logotipo: «Evoca la pendenza del luogo che ha ispirato la mostra, ovvero il Pendio Brisighella, nel cuore del centro storico di Corato», spiega Ivan Abbattista, il designer della cooperativa Spore che ha firmato la comunicazione. «Quel pendio è il tratto identitario dell’iniziativa, diventato il leitmotiv della composizione tipografica e trait d’union di tutti gli elementi dell’identità visiva».

Per scoprire le opere non resta che attendere il 22 agosto. L’invito a visitare la mostra arriva da Francesca Pietroforte, consigliera delegata ai Beni culturali della Città Metropolitana: «I 41 Comuni della Città metropolitana si distinguono per la capacità di calendarizzare manifestazioni di qualità: il Pendio è una di queste».

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